04.03.15

VISITA DEL 20.02.15 A CASAMICA DEL VESCOVO NOSIGLIA (RESOCONTO).

“Hip Hip urrà per il Vescovo Cesare!”

Ore 15.30 di venerdì 20 febbraio, nella sede di Casamica a Pino Torinese, ragazzi, volontari e genitori di Vivere, stavano in ansiosa attesa della visita pastorale del nostro Vescovo, Mons. Cesare Nosiglia: “Ma come lo dobbiamo chiamare?” “Ma mica dovremo baciargli l’anello?!” “Ma chi gli parla?” “E di che cosa?... “

Poi all’improvviso eccolo arrivare, a passo svelto, precedendo di poco il nostro parroco don Riccardo, tranquillo, sorridente, semplice nei modi, disinvolto. E’entrato nella nostra Casa come se fosse anche la sua casa da sempre, ha dato la mano e un sorriso a tutti, uno per uno, in particolare ha sorriso al nostro Cesarino Varetto ( per via del nome in comune), ha cercato la prima sedia disponibile e si è seduto intorno al tavolo per parlarci come un autentico Padre di famiglia.

Qualche cenno alla sua vita, ma soprattutto ha chiesto notizie di noi, di quello che facciamo, di come trascorriamo le giornate, delle nostre attività. Ha persino intonato il canto “Pace a te fratello mio…” e tutti, senza imbarazzo, con gran naturalezza, lo abbiamo seguito.  A questo punto Teresa ha sentito il bisogno di ringraziarlo per le parole profonde che ha scritto a proposito dei disabili, nella sua ultima Lettera pastorale (2014-2015) “L’amore più grande”:

 

pg.42 “Per la catechesi dei disabili resta determinante la viva partecipazione degli interessati. Non possiamo accettare che nella scuola siano presenti tanti ragazzi disabili e in parrocchia ce ne siano pochissimi. Occorre dunque offrire alle famiglie di questi ragazzi le opportune informazioni e proposte per non tener fuori dalla catechesi i loro figli. La Diocesi , per questo specifico ambito, ha dato vita a un Servizio stabile, che promuoverà iniziative di sostegno e orientamento. Dobbiamo essere capaci di inclusione (aver già pronto uno spazio tra noi per loro) , e non solo di integrazione (se bussi alla mia porta, vedrò di trovare uno spazio per te.)

http://www.diocesi.torino.it/diocesitorino/allegati/50765/LetteraAmore+grande.pdf

Il Vescovo, quasi commosso ha ribadito soprattutto l’ultimo concetto, la necessità di passare dall’integrazione dei disabili alla loro inclusione. Parole confortanti e balsamiche per i genitori. Parole non così ovvie, neppure sulle labbra dei pastori della Chiesa.

Anna gli ha poi descritto sinteticamente chi siamo, come e da quali bisogni è nata la nostra Associazione e che cosa si propone principalmente. Ha anche evidenziato che lì presente c’era soltanto una piccola rappresentanza di tutta l’Associazione Vivere (una parte della quale il Vescovo ha già incontrato a Santena) e poi gli ha offerto, con l’aiuto dei ragazzi, i nostri doni per Lui, preparati dai vari laboratori: un sacchetto di biscotti del Laboratorio di cucina, un quadretto prodotto dal Laboratorio di Fiber art, una borsa creata nel Laboratorio di stencil e un meraviglioso cesto di fiori di carta con il nome di tutti i ragazzi, anche quelli che non sono più con noi fisicamente,  quindi una cartellina con tutti i depliant possibili che spiegano la storia trentennale di Vivere e quella decennale della Fondazione Frimaride e tutte le attività, anche sportive, che ci coinvolgono oggi sempre di più. Il Vescovo attento, partecipe, compiaciuto, ha preso nota di tutto con grande piacere.

A questo punto un giallo. Cesarino (quello piccolo!!) ha chiesto silenzio in sala. La sala ha tremato…Don Riccardo un po’ preoccupato ha domandato: “Ma adesso chi “traduce?”  Suspense….e invece Cesarino ha chiaramente pronunciato la parola “Benedizione!”

Parola magica che ha fatto ridere tutti, compreso il Vescovo, che ha approvato alla grande. Ci ha invitati ad alzarci, a darci la mano e a recitare due preghiere, quindi ha benedetto tutti noi, pregandoci di estendere la benedizione a tutte le nostre famiglie. E lì non poteva che esplodere spontaneo nella sala un “HIP HIP URRA’!!” per il Vescovo, il cui eco è giunto sicuramente anche nelle abitazioni vicine.

Dopo che Anna e Giancarlo Traversa lo hanno accompagnato nella visita completa di Casamica, ci ha ancora salutati con calore.

Quando se n’è andato, le ansie iniziali si sono trasformate in: “Ma com’è alla mano!” “Ma com’è dolce” “Divertente!” “Allegro!” “Simpatico!”“Ti mette a tuo agio!”…

Eh sì, caro Vescovo Cesare,dobbiamo proprio dirti GRAZIE.  L’incontro con Te, seppur breve, è stato molto piacevole ed intenso! Ed è superfluo ricordare che la nostra casa per Te sarà sempre aperta.”

NB: Il Vescovo si è molto raccomandato di far pervenire tramite la parrocchia il numero delle persone interessate ad assistere in prima fila (S.Messa in p.zza Vittorio) alla  visita di Papa Francesco del 21 giugno prossimo. Chi si iscriverà avrà diritto ad un pass per sé e per il suo accompagnatore.

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