03.03.18
Il gioco di parole viene facile, ma lo spirito non è quello della sopravvivenza, bensì quello della gioia di vivere, della capacità di trasformare una difficoltà, una diversa abilità come si suole dire oggi per nascondere quella parola che infastidisce: handicap.
Ma la realtà non cambia anche se edulcorata da parole meno dirette. Ci sono famiglia che gestiscono i loro figli nati con problemi più o meno grossi di disabilità.
Da anni l’associazione Vivere mette in contatto i nuclei familiari del chierese, prima tra loro e poi con il tessuto del territorio per trasformare un problema in una soluzione. Quando non in una risorsa.
L’isolamento viene annientato dalla costruzione di una rete fatta di incontri, iniziative, progetti, sorta di approccio integrato tra istituzioni e famiglie.
Tutto questo ha un costo. In termini di tempo ma soprattutto di risorse. Il primo lo portano i tanti volontari che ruotano attorno all’associazione.
Le seconde hanno provenienze diverse e sabato sera, 3 Marzo 2018, nella splendida cornice del Duomo di Chieri, ci si augura abbiano una musicalità inaspettata.
Il coro polifonico Singtonia e il coro Cai Uget di Torino si uniranno al coro Pentaghamma per una mescolanza sonora e umana davvero inusuale.
Il primo è un coro polifonico misto, attivo dal 1996, sempre sotto la guida della M° Caterina Capello e offre un repertorio vario, ritmico e coinvolgente. Ha all’attivo numerosi concerti anche all’estero e fa del divertimento e del rigore esecutivo la propria principale caratteristica.
Il Coro Cai Uget, che ha appena festeggiato i suoi 70 anni dalla fondazione, nasce come corale maschile a voci pari per interpretare i canti di montagna della tradizione alpina. Nel corso degli anni amplia il proprio repertorio con frequenti sconfinamenti in altri generi. Rappresenta l’eccellenza della coralità piemontese, e vanta riconoscimenti anche oltre i confini nazionali.
Dallo scorso anno la direzione è nelle mani del giovanissimo M° Andrea Giovando, entusiasta prosecutore del gran lavoro fatto dal suo predecessore M° Giuseppe Varetto.
Lo spettacolo verrà aperto dal bellissimo progetto del coro Pentaghamma che da tempo riesce a cancellare le diverse disabilità con il linguaggio universale della musica, in grado di riuscire dove spesso fallisce quello troppo legato ai protocolli che separa invece di unire.
Il seguito sarà una sorpresa per gli spettatori che ascolteranno la musica popolare nella sua accezione più varia con contaminazioni Jazz, Gospel, Soul, Traditional.
L’intero ricavato della serata (ad ingresso gratuito ed offerta libera) andrà a favore dell’associazione Vivere come piccolo riconoscimento e sprone per l’attività di questa meritoria congrega di eroi.
Perché non abbiamo bisogno di alzare gli occhi al cielo per vedere azioni straordinarie, le possiamo VIVERE ogni giorno insieme a questi ragazzi e alle loro famiglie.
I tre cori vi aspettano numerosi!
Pietro Bastianelli 2018
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